Corno di cervo

No. 61 (PSW 11, p. 133)

Un uomo che aveva visto ancora pochi animali, all‘improvviso si ritrovò in uno zoo e si stupì dello splendore delle creature docili e selvagge. Le corna del cervo però andavano oltre. Disse al custode: "La natura sicuramente ha deciso che questo fosse il re degli animali." "Perché lo pensi?" gli chiese il custode. Il novellino del regno animale rispose: "Le sue corna maestose testimoniano una forza smisurata." "Eh no", rispose il custode, "è solo una gonfia protuberanza della sua mediocre forza".

Novellino: "La ritenevo una corona della natura, che tutti gli animali dovevano riconoscere e rispettare come simbolo della sua forza interiore e che si eleva in alto dal suo capo."

Il custode rispose che la forza dei cervi fosse essenzialmente nelle loro gambe e che queste fossero usate in maniera eccellente per fuggire, anche se sentono abbaiare un piccolo cane.


Un vecchio soldato, una volta sentita questo racconto sul corno di cervo e la forza die cervi, disse: "Conosco un reggimento che nelle parate si distingueva per il loro abbigliamento ma nelle battaglie soprattutto per come fuggiva, così come il cervo con le sue corna e le sue gambe."