Il venditore d‘anime

No. 232 (PSW 11, p.317-318)

Gli aveva tutti a bordo adesso; ma erano tutti malaticci. L’ingiustizia di cui soffrivano minacciò di morte anche i più nobili.

Il brigante stesso ne fu colpito. Si sedette tra di loro, gli parlò e disse: “Sarete più felici di quanto foste a casa, nel luogo in cui vi sto portando. Durante il viaggio voglio concedervi tutto ciò che posso, e se qualcuno ha da reclamare riguardo a qualcosa, che parli, voglio rendergli giustizia.”

Gli schiavi chinarono il capo. La maggior parte tacque, uno, però, disse: “Siamo nelle tue mani a causa di ingiustizia e violenza, e preferisco morire per me stesso che sentire parlare un uomo come te di diritto e giustizia.”

Il venditore di anime rispose: “Sei un uomo esaltato e potresti farmi arrabbiare; ma ti voglio risparmiare e mostrare a tutti coloro che sono sulla mia barca che starete meglio che altri nella vostra posizione.”

Lo schiavo rispose: „Sia quel che sia. Rimane il fatto che tra te e noi non ci sia giustizia e non ce ne possa essere finché staremo incatenati sulla tua barca.”

Il venditore di anime:“ Ma perché non dovrei poter esercitare diritti e giustizia tra persone che sono comunque in mio potere e sulla mia barca?“

Lo schiavo: „Dio ti regali ingiustizia! E nell’ora della tua più profonda sofferenza ti poserà indelebile queste parole nel tuo animo: Non v’è giustizia, e nessuna fede nella giustizia, finché non finisce la sofferenza dell’ingiustizia.”

Il venditore d’anime: „Santo cielo, hai ragione. Ero un prigioniero, e nell’ora della mia più profonda sofferenza Dio ha posto nella mia anima le parole che hai pronunciato; ma me ne ero dimenticato. Timoniere, ritorna indietro! I prigionieri sono liberi, e tu, che non ti posso liberare perché il tuo cuore ti libera nelle mie catene, nobile uomo, quando sarai arrivato sulla terra del tuo paese, chiediti se potresti essere mio amico.”

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Grande dono della natura animale! Divorzio della mia essenza intima e divina dal mio involucro animale! O, tu, coscienza mia, come ti esprimi in modo sublime quando riesci a penetrare nelle persone con la tua forza divina nell’involucro dell’egoismo della loro carne e del loro sangue elevandoti al vivo sentimento della tua essenza interiore, santa e divina. Il cuore duramente legato del venditore di anime si libera nel momento in cui si libera dentro di lui la tua forza divina. Su di noi vige un essere superiore, su di noi vige un creatore divino; o tu, coscienza mia, è lui che sconvolge l’involucro della nostra carne e del nostro sangue nel momento della sua grazia dentro di noi, in modo da farci rabbrividire davanti a noi stessi.

Fortuna a coloro che non scappano in questi momenti dalla grazia divina da se stessi e dalla voce che divinamente li chiama verso ciò che è divino. Fortuna! Fortuna eterna a coloro il cui cuore di pietra nei più alti momenti di grazia divina diventa cuore di carne come il cuore di questo venditore di anime, coloro che commossi dal senso divino della loro natura interiore gridano al timoniere della loro vita vecchia e cattiva: ritorna indietro!

Fortuna a loro! Eterna fortuna a loro! Quando liberano persone che hanno gettato con ingiustizia e violenza nella profonda sofferenza e nella miseria, all’improvviso e interamente, come il venditore di anime, e li trattano in un modo che non possono fare altro che gettarsi i loro figli grati nelle loro braccia paterne.